Progetto Eos, cerealicoltura toscana. Opportunità e limiti delle tecnologie di precisione

5 Aprile 2025

Il progetto Eos volge al termine e nel convegno del 20 marzo 2025 alla Cooperativa Terre dell’Etruria a Donoratico (LI) sono stati presentati i risultati ottenuti durante i due anni di lavoro.

Il progetto Eos ha voluto valorizzare la digitalizzazione tecnologica nella filiera cerealicola, con un focus sull’adozione di tecniche di agricoltura di precisione. Fra gli obiettivi principali sono inclusi la riduzione degli input chimici, l’ottimizzazione delle risorse produttive e la definizione di un sistema di sostenibilità ambientale.

Daniele Sarri del Dagri dell’Università di Firenze ha evidenziato quali opportunità offre l’applicazione di tecnologie di precisione nella filiera cerealicola, sottolineando che con l’utilizzo adeguato degli strumenti oggi a disposizione è possibile produrre cereali con caratteristiche qualitative elevate riducendo gli input di produzione.

La riduzione degli input oltre a permettere l’ottimizzazione delle risorse rende la coltivazione anche più sostenibile da un punto di vista ambientale.

Nel corso dei due anni di durata del progetto il DAGRI ha collaborato con gli agricoltori del partenariato per l’identificazione delle criticità nella gestione delle innovazioni tecniche e digitali, dei loro vantaggi e dei necessari adattamenti per il reale soddisfacimento delle esigenze del mondo produttivo.

L’approccio interattivo ha permesso l’ottenimento di diverse tipologie di dati e di applicazioni, per l’ottimizzazione nell’uso degli input produttivi e validazione delle tecnologie a rateo variabile, quali semine e concimazioni. La collaborazione con le aziende Fagiolini e Francinella ha permesso di mettere a fuoco la complessità nell’uso corretto dei macchinari, dei loro limiti tecnici e nella creazione delle mappe di prescrizione e nell’interpretazione dei dati ottenuti.

La criticità nell’utilizzo dei dati che derivano dall’applicazione delle tecnologie di agricoltura di precisione è un aspetto che è stato sottolineato da Marco Antoni di Copernico, partner del progetto e che ha messo a disposizione un software (Geapp) per la gestione dei dati e il loro utilizzo a supporto delle decisioni a livello aziendale. La raccolta e la rappresentazione analitica di un gran numero di dati è il presupposto per costruire protocolli di operatività.

Con il progetto EOS è stato avviato un processo di costruzione di un protocollo di operatività per le aziende agricole coinvolte. Per promuovere l’innovazione tra i propri soci e favorire l’adozione di pratiche agricole sostenibili Terre dell’Etruria, con il progetto ha avviato un percorso di affiancamento alle aziende agricole, offrendo loro strumenti concreti per migliorare la produttività e la competitività sul mercato.

È stato elaborato un protocollo di premialità che riconosca lo sforzo sia di investimento che di cambio di asset e di organizzazione aziendale, così come della necessità di una formazione specifica”. Esso offre un riconoscimento, economico in particolar modo, per i vantaggi ambientali che l’adozione di tali pratiche comporta.

Durante la tavola rotonda i temi relativi alle opportunità e ai limiti dell’applicazione dell’agricoltura di precisione sono stati affrontati e discussi da più punti di vista.

Roberto Fagiolini, partner nel progetto ha portato la sua esperienza come pioniere nell’uso dell’AP in cerealicoltura è ha affermato che la formazione dei tecnici, dei consulenti e degli operatori è strategica per ottimizzare l’uso delle tecnologie disponibili a fini produttivi.

Mauro Cavallini, direttore di Cia Etruria ha ribadito come sia sempre più fondamentale trovare soluzioni per migliorare le condizioni produttive degli agricoltori, e dei cerealicoltori nello specifico, per creare opportunità di reddito e limitare il fenomeno dell’abbandono delle campagne, soluzioni che possono arrivare anche dall’applicazione delle nuove tecnologie.

Infine Fausta Fabbri, dirigente della Regione Toscana, ha sottolineato come anche le istituzioni ritengano strategica l’introduzione di innovazioni e la digitalizzazione per la sostenibilità delle aziende. Per favorire questo processo sono state attivate diverse misure specifiche per la valorizzazione agroambientale e la digitalizzazione.

Aspetto chiave per lo sviluppo futuro del comparto risulta la consulenza attraverso un’adeguata qualificazione della stessa relativamente alle nuove tecnologie a disposizione e incentivando le azioni di trasferimento alle aziende delle conoscenze con attività dimostrative.


Tratto da Dimensione Agricoltura n. 4/2025